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domenica 12 aprile 2015

Domenica Zanin, la tedesca dal cuore tenero

la storia recente della città raccolta in "SGUARDI"
per segnalare, riflettere, confrontare, consentire, sollecitare, protestare, proporre...
come ha fatto lei per una vita, insomma
di Enrico Cavallo sannioteatrieculture.it

sfoglia l'album delle foto   
Domenica Zanin raccoglie intorno a sé le persone che le hanno voluto bene, quelle a cui lei ha voluto bene.
Ed è il pubblico delle grandi occasioni, tutti a salutare la loro amica, la loro conoscente, una di loro, insomma.
Una che li ha abituati a segnalare, riflettere, confrontare, consentire, sollecitare, protestare, proporre.
Proprio come ha proposto lei, in questo libro di oggi "SGUARDI ... per segnalare, riflettere, confrontare, consentire, sollecitare, protestare, proporre..."
Un po' malconcia nel fisico, come ci dice lei stessa, ma con lo spirito di sempre, indomita e dolce allo stesso tempo, sempre a reclamare per ottenere quello che la vita deve un po' a tutti.
Ed il libro di oggi raccoglie proprio i momenti più significativi della sua vita passata a Benevento, per Benevento, con Benevento.
Lei la tedesca che veniva dal nord a dare ordini incomprensibili a collaboratori svogliati e svaniti, ma che toccava il cuore di tantissimi altri che le sono stati invece vicini in tanti momenti della vita non solo scolastica.
La "nostra" Zanin è stata infatti non solo una personalità di tutto rilievo nel mondo della scuola, ma anche esponente della vita culturale e politica della città fin dagli anni sessanta. 
E raccoglie oggi nel volume presentato tutti gli articoli pubblicati su varie testate locali e nazionali dal 1974 al 2006. 
E' un viaggio nel passato recente che la vede impegnata su tanti fronti, su ogni problema, dalle grandi vertenze a quelle piccole del quartiere, e sempre con grande coraggio, sempre indomita come ci ha abituati tutti a conoscerla. 
E forse proprio per questo sensibile soprattutto ai problemi della povera gente, di quella meno favorita dalla vita che non offre a tutti le stesse opportunità di mettere a frutto la propria intelligenza, la propria energia.
"Vanno avanti sempre loro, ed io .... ?" è quello che racconta di un ragazzo che si sentiva sopraffatto quando si leggevano i temi fatti in classe dai suoi compagni, mentre i suoi temi non riuscivano ad emergere.
Ed il cruccio che forse più la tocca dopo tanti anni passati nella scuola è proprio questo ruolo "minore" che la scuola si ritaglia, tuttora incapace di offrire a tutti le stesse pari opportunità di crescita culturale.
Non sono mancati accenni a quante volte si sia reso necessario dare una bella scossa ad una città a volte sonnacchiosa ed appannata, per costringere tutti a fare il "proprio dovere", per rispondere con adeguatezza al proprio ruolo. 
E su questo fronte non si è badato certo ai ruoli in società e spesso è stato necessario "strigliare" anche quanti ai vertici della pubblica amministrazione sembravano un po' assenti.
Sempre con coraggio, anche sul fronte della politica attiva, dove è rimasta impegnata seppur per un breve periodo. 
Con coraggio ma anche con dolcezza.
E poi nel suo ruolo di "vincenziana", sempre pronta a dare nel suo ruolo sociale, attivo sostegno ad ogni forma di povertà.
Ma anche tanta "confidenza" con la gente umile, quella che faceva mercato sul pianerottolo, quella che aveva l'orto sotto casa, quella che lanciava irresistibili odori di ragù che colpivano tanto la nostra "tedesca".
La tedesca dal cuore più tenero che si sia mai visto in giro.
Un cuore che fa le bizze, come dice lei, ma ancora capace di emergere da ogni sua frase, da ogni sua parola, quando parla della sua scuola, della sua città, delle sue emozioni, delle emozioni di tanta gente che ha conosciuto.
E quando parla a quanti le si sono stretti intorno, questi ancora l'ascoltano con attenzione e tenerezza.
Ascoltano questa tedesca dal cuore tenero, che ha passato una vita a Benevento, per Benevento, con Benevento.  
    

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